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Affidati ai nostri specialisti di Dermatologia perché la pelle è il più grande e il più visibile organo del corpo, ne riflette la salute e agisce come una barriera contro i danni e i batteri.
È costituita dalla perfetta sovrapposizione di tre strati: l’epidermide, il derma ed il sottocute o ipoderma.
Rivolgersi ad una figura specializzata come un dermatologo è il primo approccio per i problemi della pelle.
Le malattie che riguardano l’epidermide sono molte: acne, dermatite, eczemi, psoriasi, rosacea solo per citarne alcune, verruche, vitiligine e le infezioni virali da Herpes Zoster sono più comuni di quanto non si sospetti.
Ecco perché una diagnosi precoce può fare la differenza sia nella cura che nell’aspetto della pelle.
É il caso di chiedere una consulenza dermatologica anche con la comparsa di un’alterazione nella crescita delle unghie, dei capelli o quando il nostro medico curante ritiene che un ulteriore approfondimento possa risultare utile al chiarimento di un sintomo.
Si può anche pensare di rivolgersi al dermatologo a scopo preventivo, soprattutto per quanto riguarda un melanoma che rappresenta il tumore che si genera dai melanociti della pelle e della mucosa.
La visita dermatologica consente di verificare la presenza o meno di patologie legate alla pelle.
Può essere disposta in via preventiva, a seguito della comparsa di manifestazioni cutanee (quali macchie, pomfi, papule, vescicole o nevi) o per monitorare l’andamento di patologie precedentemente diagnosticate, per le quali il paziente è in cura.
Si tratta di una visita specialistica che valuta le anomalie che interessano il cuoio capelluto e i capelli e che possono portare alla caduta degli stessi.
È consigliata a tutti coloro che manifestano alcune patologie, quali:
La mappatura dei nei (o nevi), è una valutazione dermatologica, indolore ed innocua, che consente di controllare le lesioni pigmentate presenti sulla pelle del paziente.
Quest’indagine prevede l’ispezione dell’intera superficie cutanea alla ricerca di neoformazioni neviche, monitorando nel tempo le eventuali macchie che mostrano caratteristiche atipiche.
La mappa dei nei viene eseguita con l’ausilio di strumenti ottici di precisione, non invasivi, che analizzano, non solo la struttura morfologica esterna delle lesioni, ma anche le caratteristiche degli strati posti subito al di sotto del derma superficiale.
Il peeling viso è un trattamento che prevede l’esfoliazione epidermica.
Si tratta di una tecnica di tipo dermo-estetico, impiegata per contrastare ed eliminare inestetismi di vario tipo; inoltre, in certi casi, può rivelarsi utile anche nel trattamento di diverse affezioni cutanee.
L’azione esfoliante è mirata ad eliminare gli strati danneggiati della pelle, mentre stimola gli strati cutanei più integri, dunque esteticamente più compatti ed uniformi dell’epidermide.
Per cheratosi attinica (anche detta cheratosi solare) s’intende una specifica lesione cutanea che si manifesta nelle aree esposte eccessivamente alla luce solare e quindi ai raggi ultravioletti.
Gli approcci terapeutici per eliminare la cheratosi attinica sono diversi.
La scelta di un metodo di trattamento piuttosto che un altro, naturalmente, spetta allo specialista che prescriverà su base individuale la terapia che meglio si addice a ciascun paziente.
Ad oggi i trattamenti più utilizzati sono:
Il trattamento farmacologico della cheratosi attinica, ad esempio, prevede la somministrazione di farmaci per via topica, da applicarsi direttamente sull’area interessata dalle lesioni.
Il patch test è l’esame fondamentale per la diagnosi della dermatite allergica da contatto, condizione patologica della pelle con manifestazioni simili ad altre forme di eczema, irritativo o atopico.
Le sostanze sospettate (es. nichel, cromo conservanti, coloranti e profumi etc.) di causare una dermatite vengono applicate sulla pelle per un periodo di 48-72 ore attraverso un cerotto e in attesa di una eventuale reazione.
SI tratta di un esame non invasivo eseguito su cute e annessi cutanei (capelli, peli e unghie) indispensabili per identificare un eventuale fungo o micete.
Per effettuarlo, viene raccolto il materiale che deve essere analizzato (desquamazione cutanea, frammenti di peli, capelli o unghie e tessuto periungueale) con appositi strumenti sterili.
L’esame micologico colturale viene eseguito su apposite piastre che fungono da terreno di coltura per identificare la specie di fungo responsabile dell’infezione.
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